lunedì 25 dicembre 2017

Qui c'era la fabbrica del latte ...


Entriamo dal retro e sembra tutta campagna. Poi ci troviamo davanti a delle vasche ancora contenti dell'acqua, sembrano vasche di depurazione... più avanti ci sono delle stalle, dodici in tutto ed  una porcilaia in mezzo c'è un edificio molto alto e con dei muri sventrati. All'interno e all'esterno ci sono dei silos...   E' un area grandissima, e sotto ad alcuni capannoni ci sono anche dei sacchi marchiati dalla lettera R di rifiuti... trattasi di amianto. Si nota che in alcuni capannoni erano stati iniziati dei lavori di bonifica ed erano stati esportati i tetti di eternit. 
Adesso tutto sembra fermo. Silenzio e piccioni. Arriviamo ad un'altra costruzione delle porte aperte, l'interno è ricoperto di mattonelle, come nei macelli o come nelle fabbriche dove si lavorano gli alimenti. Realizziamo che ci troviamo nell'area di una azienda che produceva latte e derivati.  Quest'area era stata oggetto di un piano di riqualificazione più di dieci anni fa ma poi tutto è rimasto fermo, sulla carta... Per un periodo era diventata una sede per lo smaltimento dei rifiuti speciali fino a quando gli abitanti della zona hanno iniziato a sospettare qualcosa ed hanno fatto intervenire le forze dell'ordine che hanno posto l'area sotto sequestro. 
Tempo fa qualcuno aveva avuto anche l'idea di piantare, tra un capannone e l'altro, parecchie piante di cannabis....ma anche lui è stato scoperto... e adesso tutto è rimasto lì tra erba che cresce e pietre che cadono, muri che si sgretolano un po' alla volta. 

martedì 7 novembre 2017

La villa con la scala di marmo


Quando arriviamo a visitare questa villa è quasi sera. Abbiamo trascorso tutta la giornata a fotografare altri luoghi. Questa meta ci è stata suggerita per caso, parlando con alcuni turisti. Ed in questo periodo, si sa, il sole non mangia solo le ore ma anche i minuti. Il tempo di entrare e posizionare il cavalletto e la sera avrebbe calato già il sipario crepuscolare sulla nostra giornata. C'è gente che fotografa i posti abbandonati anche di notte, è vero.

lunedì 30 ottobre 2017

La villa con il campanile


Ci sono parecchie cartoline d'epoca di Recoaro che riportano l'immagine di questa villa. Il nome è diverso: a volte c'è scritto Villa Ada, altre volte Villa Maria altre volte ancora Villa Cuzzi... Su tutte le foto svetta il suo campanile alto con la sua cuspide slanciata. A me ricorda tanto quelle haunting house che si usano per i cartelloni di Halloween. Oltre a villa con il campanile o villa di halloween mi sentirei di chiamarla villa della legna, perchè al suo interno ne abbiamo vista tantissima depositata qua e là nelle varie stanze. Oltre alle cartoline in internet non si trova quasi nulla di questa costruzione  che  girando per Recoaro si vede quasi da tutti i lati perché costruita su una rupe. Domina il paesaggio dall'alto come fosse una torre di guardia. Deve essere stata sicuramente un posto strategico soprattutto durante la guerra. 

martedì 24 ottobre 2017

Recoaro, la nobile decaduta ...


«Secondo me Recoaro Terme è il tipico caso di nobile decaduta» mi dice un amico.  Ci siamo stati anche noi a Recoaro Terme con l'intenzione di fare urbex, ovvero la nostra attività di cercare posti abbandonati con il solo intento di scattare delle foto, per documentare. "Take nothing but photos, leave nothing but footprints", "Non prendere niente se non delle foto, non lasciare nulla se non le tue orme" è il motto tradotto un po' così dall'inglese (a loro riesce meglio perché il take vuol dire sia prendere che scattare). Alla fine siamo riusciti a visitare solo un posto abbandonato... ma quello che stupisce qui è il fatto che di posti da vedere, abbandonati semi abbandonati semiristrutturati ce ne sarebbero a iosa ormai.... Questo Video servizio della trasmissione "Alla falde del kilimangiaro"  datato gennaio 2014 già descrive bene la situazione.

venerdì 29 settembre 2017

La casa della sposa (The bride's house)


Un matrimonio da favola.... Ovviamente non poteva che avere come location la "casa delle favole".... E naturalmente non poteva che essere celebrato in splendida giornata di pioggia.... Così in questo giorno speciale la sposa ha deciso di accoglierci nella sua dimora...

sabato 23 settembre 2017

Tra le ceneri dell'inferno. Viaggio all'ex manicomio Colorno.


Quando da anni ti dicevi "Un giorno andrò a visitare quel posto". Neanche fossero le Isole Hawaii o il parco di Yellowstone. No la meta ambita è l'ex manicomio di Colorno. Uno dei posti più inquietanti d'Italia dicono. Oppure lo si legge in qualche hit parade dell'horror sul web.  L'ingresso è un po' scomodo a dire il vero... passi accanto alla maestosa Reggia di Colorno, fatta costruire dal Duca Francesco Farnese, con le sue quattrocento stanze e poi ti catapulti lì dentro. Dal giorno passi alla notte... Dal fascino all'orrido... in un mondo parallelo, senza tempo. E' così e basta. Come è stato puoi solo immaginarlo...

martedì 29 agosto 2017

You are like a ghost

Un'altra domenica all'ex psichiatrico: abbiamo fatto altre foto. Grazie a Ivo e Tatiana per l'opportunità e naturalmente anche ad Alessia e a Bryan.


martedì 8 agosto 2017

Esplorazione alla villa del Giardino


Non è la villa dell'Armistizio del 1918 anche se porta lo stesso nome. E' affascinante questo edificio costruito nel '700. Appartenne ad una antichissima famiglia padovana, derivata dai signori di Carturo e già nota nel 1080. Assunse il nome di Cittadella per aver uno dei suoi membri fabbricato il castello sito al confine tra il territorio padovano ed il bassanese. Nel 1616 il Doge di Venezia Giovanni Bembo conferì alla famiglia il titolo di Conti. La villa commissionata dai Cittadella, venne costruita dove si trovava un antico castello degli Ezzelini (Famiglia storica di origine germanica che si era stabilita proprio ad Onara per questo chiamati Ezzelini da Onara. Successivamente in seguito alla distruzione del castello si sono trasferiti a Romano, oggi Romano d'Ezzelino). Forse anche per questo ha mantenuto la struttura di un castello.... 
La famiglia Cittadella si divise dal secolo XVI in due rami, uno dei quali estinto il 23 novembre 1925 con la morte della Contessa Lucia "Cia" vedova del conte Giulio Giusti che è sepolta proprio nella cripta della cappella che che si trova all'interno del complesso. Proprietà di un imprenditore locale Qualche anno fa la chiesetta è stata anche profanata come si legge in un articolo di cronaca locale... Questo il frutto della piccola  ricerca che ho fatto... Ogni volta che entro in queste ville mi piace poi conoscere chi c'è esistito, immaginare come vivessero... perchè ad un certo punto tutto è svanito "Sic transit gloria mundi" mi ripeto.... 

lunedì 31 luglio 2017

Era la fabbrica dei cerchi in lega....


E' un pomeriggio di sole di una estate infuocata. Andiamo... Andiamo lo stesso. Si arriva in provincia di Ferrara. In questi capannoni adesso filtra il vento ed emette suoni strani. Ci sarà un passaggio? Lo troviamo. Come sempre o quasi. Sensazioni già provate altre volte. Situazioni già viste. Silenzio e abbandono. Erba che apre varchi in mezzo al cemento. Qui si fabbricavano cerchi per le autovetture di grandi marchi. E' vero adesso che ci penso... era la marca di quelli montati sulla Golf di mio fratello. Uno spettacolo. Di cerchi fatti così bene, come quelli là, roba da appassionati di Tuning, qui ne sfornavano addirittura un milione all'anno. Decine di operai occupati. Una manna per questa zona dove l'agricoltura è ancora il settore prevalente. Poi qualcosa non è andata nel verso giusto. E tutto è finito come era cominciato.

venerdì 14 luglio 2017

La chiesetta in mezzo alla campagna


Giù in golena. Tra un argine e l'altro del grande fiume. Da una parte l'acqua dall'altra la campagna. Ed in mezzo alla campagna un piccolo borgo di case. E vicino alle case una chiesetta. Storia breve di una piccola comunità che non c'è più. L'ingresso è sostenuto dai "cristi" di ferro. Dei santi invece neanche più l'ombra. Solo un banco messo di traverso. Caldo estivo, sudore e ronzio di vespe. All'esterno il grano da poco tagliato da imballare... All'esterno un albero grande grande. E' una quercia dice Silvia. Questa chiesa era intitolata a San Carlo, proprio come la chiesa che ho fotografato circa due mesi fa ... coincidenze. Intanto metto qualche foto. Per la storia spero di recuperare qualcosa nei prossimi giorni...

venerdì 9 giugno 2017

Strane presenze in villa


Non sempre i posti sono accessibili ed a volte anche quando sei entrato non sempre riesci a scattare le foto con tranquillità. Passi giornate sul web a cercare posti, percorri chilometri di strada per raggiungere la tua meta prefissata. Poi magari non riesci a visitare e a fotografare quel posto. L'urbex è anche questo. E stavolta è andata più o meno così. Individuata la casa da vedere, trovato l'ingresso, affrontati i rovi e le sterpaglie, indossati abiti adeguati (nonostante il caldo di questi giorni), una volta arrivato davanti alla villa, riescoa fare solo uno o due scatti, poi sento un fragoroso ed insistente sbattere di porte provenire dall'interno.... mi fermo, guardo la mia compagna e realizziamo subito che i fantasmi non sono poi così rumorosi ed anche il vento oggi non ha la forza di un uragano.... 

giovedì 8 giugno 2017

Girotondo della fornace


Sul sito del Comune c'è scritto: "La fornace di laterizi detta La Fornace, situata a est del paese, ai confini col territorio di Solesino, fu fondata da Andolfo Gaspare poco dopo la metà dell'Ottocento, passò poi alla famiglia Gagliardo. Fu una delle più importanti fabbriche della Bassa: occupava 62 operai ed era dotata di forno Hoffmann. 
Rappresenta, con la svettante ciminiera alta decine di metri, un esemplare di architettura industriale da salvare e recuperare quale simbolo della produttività della gente della Bassa Padovana".

Il forno Hoffmann ormai lo riconosco subito avendolo già visto a Villanova Marchesana, a Salvaterra. Con le sue pietre inclinate e le aperture con la parte superiore ad arco. Quello che mi impressiona di questa fornace è soprattutto la canna fumaria, la ciminiera perché è molto massiccia. Attorno a quello che resta di questa struttura c'è un girotondo di nuove abitazioni bellissime, con finiture moderne, con specchi fotovoltaici che contrastano fortemente con le sue mura decadenti sommerse dall'erba e ti danno l'idea del tempo passato. Non so fino a quando abbia funzionato. Rimane questa testimonianza come dice il sito del comune della laboriosità perduta, dello stile di vita di chi c'era prima. Resta lì come fosse un monumento strano.

giovedì 4 maggio 2017

La casa delle favole


«Domenica andrò a vedere la casa delle fate!» Dico io.  «Intendi dire che andrai a vedere la casa delle favole??»  Mi corregge la mia amica Urbex... Sì perchè gli urbex a quanto pare questo posto lo conoscono un po' tutti... io ed i miei compagni di avventure invece non lo conoscevamo anche se non è neanche troppo lontano dai nostri luoghi... Questa casa sembra davvero un posto uscito dal libro delle favole, di quelli per i bambini piccoli, con tanti disegni fantastici. Ormai è quasi sommersa dalla vegetazione, e più che vederla la intravvedi e la immagini. La struttura esterna ricorda un piccolo castello, mi viene in mente il film pinocchio di Comencini e quella casa dove abitava la fata turchina ... non so perché... le ringhiere delle terrazze sono strane sembrano quasi fatte di argilla ... E qui di burattini ce ne sono tanti all'esterno, non di legno ma di gesso e ferro... anche questi stanno per sgretolarsi. All'esterno e all'interno tantissimi disegni che sembrano rappresentare scene di vita spensierata, di vacanze al mare... altre sembrano effettivamente scene tratte dalle favole che tutti abbiamo letto da bambini.  

martedì 2 maggio 2017

La chiesa che sta crollando


Siamo in Emilia-Romagna, e a dire il vero la mia meta era un'altra ma l'esplorazione non mi era riuscita. In due giorni ho modo di visitare alcune dimore affascinanti  come il Castello di Fontanellato e la Reggia di Colorno.... Prima di tornare a casa però decido di andare a fotografare questa piccola chiesa. Percorro strade in mezzo alla campagna seguendo il navigatore che mi dice gira di qua svolta di là e quasi mi irrita.... però finalmente arrivo a destinazione. La chiesa si trova nella golena del fiume Taro. Ormai sta cadendo a pezzi. Da quello che ho letto, so che era dedicata a San Carlo e che è stata abbandonata dagli anni '60. Era probabilmente il riferimento religioso di questo piccolo borgo.

sabato 29 aprile 2017

The Clown


Questa volta l'idea non è mia ma di Ale e D. Il posto è lo stesso. Non è mio ma ormai,  considerate tutte le volte che ci sono entrato posso dire che lo trovo piuttosto familiare...  Entriamo in gruppo, con la scusa di accompagnare un amico urbex arrivato da molto lontano... del gruppo fanno parte anche Ale e D. che come detto avevano progettato di scattare qualche foto con soggetto "clown inquietante"....  E bisogna ammettere che un ex manicomio è una location molto adatta per il tipo di foto in questione (a questo link trovate un articolo che spiega bene come si è sviluppata nel tempo la paura dei clown - coultrophobia).

domenica 2 aprile 2017

A tribute to Kill Bill .... volume 1



Si parte come altre volte da un'idea, da un bozzetto, poi il progetto sembra non concretizzarsi, perché non hai il tempo per fare le foto o la modella non la trovi oppure la trovi ma poi non ha tempo.... Così prendi quella tuta da Kill Bill che avevi acquistato via internet e la metti là nell'armadio.... E ci resta anche un po' di anni. Quasi ti dimentichi di avercela. Poi un giorno arriva un messaggio inatteso con cui un'amica ti chiede se hai ancora quella vecchia tuta di Kill Bill e se potresti prestarla ad una sua amica per una festa di carnevale... E così il progetto riprende vita, perché questa ragazza che è anche una artista e fotografa è disponibile a farti da modella, mettendosi in gioco...  preso da nuovo entusiasmo ti metti subito alla ricerca di un paio di scarpe in internet e fatalità le trovi proprio della sua misura, trovi anche una parrucca bionda... fantastico!! Non ti resta che cercare un luogo dove poter  scattare...  quel ristorante cinese sembrerebbe proprio l'ideale perché assomiglia alla "casa dalle foglie blu" del film di Tarantino dove "la sposa" ha infilzato uno dopo l'altro tutti gli ottantotto folli della Yakuza di Tokio.... però la titolare non te lo concede ... pazienza... non si può avere tutto ... tanto sai bene che hai uno "studio fotografico" speciale a due passi da casa e così decidi di sfruttarlo ancora una volta....  Ed ecce che  quel progetto sulla carta diventa realtà....

lunedì 13 marzo 2017

Linkye e la bambola assassina




Linkye ha deciso di andare ad esplorare un posto abbandonato, dove si dice siano stati commessi alcuni delitti ma di cui non è mai stato scoperto il colpevole. Le vittime sono state trovate sbranate come da un cane o da altro animale. Voci tramandate, ritenute da sempre leggende metropolitane parlavano di una bambola che commetteva omicidi. Da anni però questi episodi non si verificavano ma adesso sono ripresi e Lnkye ha voluto andare a verificare ... 

domenica 12 marzo 2017

Foto con Linkye all'ex psichiatrico....


E' la prima parte di un progetto che doveva essere sulla "bambola del manicomio"... alla fine abbiamo fatto qualcosa di simile, di spontaneo, di divertente.. intanto metto queste foto poi ne aggiungerò altre nei prossimi giorni...  

lunedì 6 marzo 2017

Il grande mulino abbandonato ....


Anche questo luogo era da un po' di tempo che desideravo visitarlo. Si tratta di un mulino alle porte di Treviso. Lo chiamavano il Piccolo Stuky per evidenziarne il legame con l'omonimo mulino che si trova a Venezia nell'isola della Giudecca. Come quest'ultimo è stato vittima di un incendio. Nel 2003 quello di Venezia e nel 2015 questo. Un vero peccato. L'incendio con molta probabilità come hanno sostenuto i Vigili del Fuoco è stato di origine dolosa ed ha determinato il crollo della parte più antica, quella costruita alla fine dell'800. 

sabato 25 febbraio 2017

Qui non si scava più... ancora draghe abbandonate lungo il Po


Seconda tappa in riva del Po, questa volta cambiamo sponda e siamo sul ferrarese. Anche qui non si scava più il letto del fiume e rimangono questi tre grandi silos abbandonati nella golena del grande fiume. In una giornata di sole invernale e di giornate che cominciano ad allungarsi, facciamo un po' di urbex a chilometro zero, visto che abitiamo qui vicino ... e passiamo il tempo giocando un po' con la luce, sotto gli sguardi delle persone che fanno la passeggiata pomeridiana sulla strada arginale. Poi appena scende il sole il freddo ricomincia a farsi sentire ed è ora di tornare a casa. 

domenica 1 gennaio 2017

Rovigo la nebbiosa ....


Ultimo giorno dell'anno 2016... nebbia e freddo... decido di fare quattro passi per Rovigo, nel pomeriggio che si prepara ai festeggiamenti dell'ultimo dell'anno. Poche le persone che camminano sul Corso, le vedi quasi spuntare dal nulla qualcuno porta fuori il cane .... quest'anno il sole lo abbiamo visto poco ed anche in questo primo pomeriggio, sembra che per quanto si sforzi non riesca a penetrare questo strato di umidità galleggiante nell'aria... E' una città umida e silenziosa... La devi amare così com'è con il suo velo di tristezza e mistero...

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