domenica 25 novembre 2012

Chi si ricorderà di noi ...

Riporto qui le foto che ho scattato il primo novembre al cimitero. Ho voluto fare un reportage sulla tradizione della riccorrenza dei defunti, cercando di documentare quello che succedeva, dopo un iniziale imbarazzo mi sono lasciato trascinare dall'istinto cercando particolari e tentando di cogliere il sentimento delle persone.



sabato 3 novembre 2012

A casa di Marta

Sono stato invitato una domenica a casa di Marta e le ho scattato alcune foto mettendo a frutto la tecnica dell'hdr speriementata proprio a Cortenova... Qui inserisco due foto della giornata che mi piacciono di più...



Stregati dalla villa delle streghe

Riprendo ad aggiornare il blog in questi giorni di pioggia, visto che non vado molto in giro a fare foto. Anzi ho fatto un reportage anche il primo novembre, inserirò le foto prossimamente. Così sono partito in una mattinata di ordinaria follia, accompagnato dal mio amico Andrea,  e mi sono recato prima a Milano, a casa di Juliet e poi ho raggiunto la Valsassina, precisamente la frazione di Cortenova, più precisamente la frazione di Bindo dove sorge la splendida Villa De Vecchi, che ormai sta cadendo a pezzi, vittima dell'incuria e dell'abandono, dei vandali e del tempo che passa. Era una villa stupenda. Questa la sua storia tratta da Wikipedia:
«La Villa de Vecchi è una costruzione di Bindo, frazione di Cortenova, della metà dell'Ottocento progettata dall'architetto Alessandro Sidoli su commissione del conte Felice De Vecchi, capo della Guardia Nazionale dell'epoca. Egli prese parte alle Cinque Giornate di Milano, nonché all'assedio di Gaeta nel 1861. Sulla villa girano parecchie leggende, che attirano molte persone appassionate del mistero. Viene anche chiamata Casa Rossa o Villa delle Streghe. Il conte era un amante della Valsassina e decise di costruire in quello squarcio verde la sua villa per passare l'estate o comunque i giorni caldi. Nei sotterranei fece costruire stanze adibite alle cucine, lavanderie e cantine. Aveva anche fatto costruire una specie di carrucola per trasportare indumenti dalla lavanderia alla cucina e viceversa. Al piano terra erano presenti le sale da pranzo e le stanze degli ospiti, mentre al primo piano si trovavano le stanze padronali. Il secondo piano era usato per la servitù. All'ultimo piano, invece, nel progetto originale, doveva esserci un osservatorio astronomico, ma non venne mai realizzato. Nel prato davanti alla villa ai tempi c'era un'enorme fontana.
Dopo la morte del conte la casa andò in rovina, nonostante fosse ancora in mano al custode. L'ultimo piano crollò anche perché furono costruiti dei tubi all'interno delle pareti che successivamente ebbero delle perdite rovinando la struttura. Iniziata nel 1854 e terminata nel 1858, tuttora la casa è in uno stato di degrado».
Una volta arrivati abbiamo iniziato a scattare con il fotografo Sergio e queste sono le foto del set.


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