Diciamo subito che la nostra meta è un posto ormai visto e rivisto. Io però non lo conoscevo fino a qualche giorno fa. E' stato il mio amico Fabio a farmelo conoscere.
Ed è lo stesso mio amico che tra una "urbexata" e l'altra mi fa riflettere sul fatto che gli Urbex sono sempre di più. E' una moda dilagante ormai e quindi i posti cominciano ad essere visitati e rivisitati.
Finchè diventano "troppo visitati" e "troppo fotografati" ed i proprietari, giustamente, prendono le dovute precauzioni e iniziano a tappare i buchi d'ingresso.
E' il caso della nostra meta di oggi, un castello che era stato acquistato da un facoltoso signore inglese e ristrutturato, almeno in parte. Però la botta del terremoto del 2012 face crollare parte di un torrione ed anche un pavimento al primo piano. Però entrando, fino a poco tempo fa, a quanto pare, si potevano ancora ammirare tantissimi affreschi presenti nelle stanze, qualcosa sicuramente di maestoso e di affascinante.
Fatto sta che ha affascinato troppo ed ha affascinato troppi e quindi quando arriviamo noi i piatti sono già lavati e gli ingressi murati. Da poco visto i laterizi avanzati che ci sono ancora all'esterno e sembrano essere stati portati li da pochi giorni. Gira e rigira, proviamo a cercare un varco per entrare ma niente.
Alla fine perà capiamo che in quelle stanze non si entra più e dobbiamo accontentarci di qualche foto dall'esterno e di qualche pertinenza. Succede anche questo quando si fa urbex....
Però riesce ancora a trasmettere l'idea di un posto meraviglioso in passato, luminoso, con arcate bellissime e grandi vetrate.
Rientriamo in Emilia, altro paese colpito dal terremoto e come gli altri ne porta ancora segni evidenti. Il Municipio di Bondeno, ha le bandiere della festa della Repubblica, è pur sempre il 2 giugno, ma sono circondate da tavole di legno che provano a tenerne salda la struttura.
Davanti al municipio, un palco dove i ragazzi provano le coreografie di un balletto hip hop. Forse ci sarà una festa.
(prossimamente il video della esplorazione)
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