Ho riletto il libro di Luciano De Crescenzo, "Tale e quale", l'autore immagine di scoprire all'interno del suo appartamento una stanza segreta dove all'interno il tempo si ferma. All'improvviso nella stanza appare un signore completamente simile a lui, tranne per la barba rasata: Taleequale appunto.
De Crescenzo, rivelerà a Taleequale il suo innamoramento per Stefania una giovane commessa di un negozio del centro, il suo alterego lo aiuterà a conquistarla ma una volta conosciuta, il De Crescenzo del nostro mondo si troverà deluso soprattutto per il fatto che Stefania non condivide con lui nessun interesse per la filosofia e per la cultura in generale.
Cosa mi è rimasto impresso di questo libro che non ricordavo e che poi rileggendo invece mi tornavano alla mente vari passaggi.
La concezione del tempo che è legato comunque alla fotografia, visto che interpretiamo quest'ultima specialmente come un tentativo di fermare il tempo o almeno un frammento del tempo che abbiamo vissuto.