Sarebbe meglio definire i luoghi abbandonati come luoghi incerti, spazi indecisi (come è il nome dell'associazione di Forlì che si occupa di posti abbandonati). Perché magari rimangono in stato di abbandono e di trascuratezza per molti anni, poi per molte di queste strutture arriva qualcuno che all'improvviso le acquista permettendo loro di ritrovare una nuova vita o invece di scomparire dallo sguardo e di sfumare nei ricordi della collettiva memoria. Ecco perché diventa importante documentare anche attraverso le fotografia lo stato delle cose. Una fase di passaggio magari. Un momento di sospensione tra passato e futuro. In questi ultimi mesi, alcuni di questi luoghi che ho avuto modo di fotografare in questo blog, stanno vivendo una nuova fase della loro storia.
Le Barchesse Grimani in località Grompo a Rovigo, ad esempio, sono state acquistate da un nuovo proprietario che già le sta ristrutturando (anche se in parte erano abbandonate ma in parte abitate) e così è avvenuto per Villa Grompa (che prende il nome sempre dalla famiglia polesana dei Grompo) che avevo fotografato in questo blog qualche anno fa, quando ancora era avvolta dalla vegetazione e che nei giorni scorsi, dopo essere stata spogliata dai rami e foglie che la infestavano, ho fotografato di nuovo con il drone (avrei voluto fare più scatti ma mi si è scaricato il radiocomando). Adesso il nuovo acquirente ha iniziato dei lavori di ristrutturazione delle barchesse pertinenti alla villa padronale.
Recentemente anche la "Casa delle favole" un luogo cult per gli amanti dell'esplorazione urbana e che anch'io ho utilizzato un paio di volte come set per alcune foto in stile horror fantasy, ha trovato un nuovo acquirente e da come si nota in questa foto realizzate nei giorni scorsi è stata anch'essa ripulita dagli alberi che la circondavano, ed effettivamente non sembra neanche più la stessa. Ben poco ormai rimane dell'arte che la caratterizzava e sono quasi completamente scomparse le statue di gesso che la ornavano.
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