venerdì 13 novembre 2015

Villa Bellavista: E' anche museo dei Vigili del Fuoco


Riporto della nostra visita a Villa Bellavista in Toscana, precisamente a Borgo a Buggiano, dopo aver parlato dell'altra villa che ho visitato nella stessa giornata sempre vicino a Pistoia ma in località Ferruccia. Questa l'abbiamo visitata alla mattina, grazie all'iniziativa organizzata da www.esplorazioniurbane.it ma non è abbandonata potremmo quasi dire che è fin troppo custodita, perchè alcune stanze ai piani superiori non ci è stato permesso di vederle, forse anche i ragazzi di esplorazioniurbane non erano al corrente, da quello che ho notato che certi ambienti non si potessero visitare. All'interno c'è un museo dei Vigili del Fuoco, "come riporta lo stesso sito dei Vigili del Fuco", accolse nel dopoguerra, figli dei Vigili del fuoco, orfani di guerra. In precedenza era stata anche casa di riposo per i Vigili del Fuoco, casa per le vacanze dei figli dei Vigili del Fuco e addirittura ospedale militare, in tempo di guerra, prima per le truppe tedesche e poi americane. Adesso è di proprietà del Ministero dell'Interno.





Ci avevano detto che era la seconda villa per bellezza e magnificenza, in Italia, superata solo dalla Reggia di Caserta. Su Wikipedia c'è la tutta la storia di questo bellissimo edificio, si legge: "L'aspetto attuale risale a dopo il 1673, quando Francesco Feroni, dopo uno strepitoso successo commerciale ad Amsterdam, tornò in Italia e acquistò una tenuta di ben 45 poderi con edifici agricoli da Cosimo III de' Medici, il quale lo fregiò anche del titolo di marchese".
Leggendo la storia di questo tale Feroni, si deduce che è stato un caso molto datato di "self made man", in quanto non era nobile ma aveva fatto i soldi prima curando gli interessi dei banchieri fiorentini Buonaccorsi ad Amsterdam e poi attraverso la tratta degli schiavi con una personale flotta di navi... Venne poi nominato da Cosimo dei Medici, Senatore del Granducato di Toscana. Valutando in sé e per sé la struttura si resta ammirati dalla sua sfarzosità. E' stata costruita secondo i canoni del barocco fiorentino, su progetto di Antonio Maria Ferri. Nel salone centrale, alzando gli occhi al cielo si nota un grande affresco: "Trionfo della nostra santa fede", che simboleggia le guerre contro i turchi, un tema scelto da Fabio Feroni (figlio di Francesco), quale combattente a Vienna contro gli ottomani.


Salone di ingresso dove si trova l'affresco


Questo è invece un affresco presente in un'altra stanza sempre al piano terra



  




All'interno del museo tante foto e cimeli


Manichini che indossano gli abiti e le divise di orfani e vigili del fuoco




All'esterno anche un vecchio elicottero 

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