martedì 4 settembre 2012

L'ospedale abbandonato ed il teatro che prova a rinascere

Domenica scorsa io ed il mio amico Denis siamo stati a Venezia. Partenza con il treno delle 5.54 che significa alzarsi alle 5 e ritorno con il treno delle 23.30, che poi ferma tre quarti d'ora a Mestre non so perchè. Risultato: ritorno a casa alle due di notte... programma della giornata: mostra del cinema di Venezia e visita all'ex ospedale al lido. Beh alla fine all'ex ospedale ci siamo stati poco... ci sarebbe da fotografare mezza giornata. E' stato bello comunque entrarci. Poi all'interno del complesso, c'è anche un teatro, il Teatro Marinoni che è stato abbandonato ma che dall'anno scorso è stato occupato dai giovani di Venezia per utilizzarlo. Un plauso a loro, che poi ci hanno accolto con il sorriso quando siamo entrati per la nostra escursione.

 L'Ospedale al Mare, costruito nel 1933 con Decreto Regio, inizialmente assunse il ruolo di struttura elioterapica particolarmente adatta in una realtà come il Lido, sei anni più tardi, venne riconosciuto "ospedale specializzato di prima categoria".
Negli anni crebbe di valore ed importanza, ed arrivo ad occupare 1500 persone tra personale medico e tecnico, i degenti provenivano un po' da tutta italia e anche dal'estero.
La decadenza iniziò a Fine anni '70 con la Chiusura dei reparti nell'isola di Poveglia e con il trasferimento della direzione sanitaria dal Lido.
Un ulteriore inpennata ci fu nel 1998 con il progressivo smantellamento del monoblocco. (fonte: venezialibera.altervista.org)

 















Il teatrino liberty, situato al piano terreno del “Padiglione Marinoni in area Ospedale al Mare al Lido di Venezia,costituisce una pregevole testimonianza di architettura degli interni che data il suo allestimento al primo ventennio del secolo scorso. La sala era arredata con sedie e divanetti in puro stile liberty di cui ora non è rimasta traccia alcuna. Il soffitto è deliziosamente affrescato da Giuseppe Cherubini, valente pittore veneziano appartenente alla famosa “Scuola di Burano” che raggruppava un folto numero di artisti tra cui i pittori Da Venezia, Moggioli, Carlo Dalla Zorza, Neno Mori ed altri.

Nel tondo centrale del soffitto un’allegra scena marina descrive un probabile Nettuno attorniato da giocosi amorini e gli stessi amorini compaiono anche nelle quattro vele che completano la scena. Giuseppe Cherubini aveva dipinto anche un bellissimo sipario, anch’esso scomparso, sullo stile di quello eseguito nello stesso periodo per il Teatro Malibran che, avendo avuto miglior sorte, si può ancora ammirare, mirabilmente restaurato,nel celebre teatro veneziano. (fonte: teatromarinoni.org)


1 commento:

  1. Bellissimo reportage e foto veramente nitide e d'impatto.
    Quanti posti ha l'Italia (e non meno il Mondo intero) che potrebbero veramente fare la differenza...

    Saluti.
    Elvira

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