domenica 10 giugno 2012

Il cinema al tempo degli Swinging Sixties

Iniziato un percorso personale sugli Swinging Sixties, i favolosi anni '60. Un percorso che per ora passa attraverso i film ... ma che magari toccherà anche la fotografia. Il blog pensiero rumorso dà una balla e sintetica definizione degli anni '60...
 Sono in Italia gli anni del boom economico, in cui si cerca di dimenticare la guerra, cresce il ceto medio. E' l'Italia che lavora, l'Italia che va al cinema, l'Italia della Vespa e della Fiat 500 e che si trova a guardare il festival di Sanremo davanti alla televisione.
All'estero le radio pirata trasmettono I beatles ed i Rolling Stone. In Italia si ascoltano le canzioni di Adriano Celentano e di Gino Paoli. Sono gli anni della contestazione sociale, che culmineranno con il '68. Mary Quant inventa la minigonna e l'artista Andy Warhol trasforma in arte quello che fa parte del quotidiano. Ma non sto qui a ripetere cose che già si sanno. Volevo solo dire da dove inizia questo percorso, che poi va un po' a zig zag prendendo a qualche bivio una stradina secondaria per poi rimettersi sulla strada principale. Ho iniziato con il film Blow Up di Michelangolo Antonioni, essendo appassionato di fotografia.
Poi la deviazione è stata per vedere un altro film di Antonioni, con Monica Vitti che era la sua attrice preferita, "Il Deserto Rosso". Poi sono rimasto sul campo della fotografia con un film più recente, "Fur,  ritratto immaginario di Diane Arbus", film con Nicole Kidman che si ispira alla vita di Diane Arbus, fotografa attiva tra gli anni 60 e gli anni 70, che cambiò il modo di vedere la fotografia, cambiando i volti ritratti, non più solo belle ragazze che sfilano con abiti sfavillanti, ma nani, barboni, gente deforme, fenomeni da baraccone...
Poi ritorno ad un classico degli anni '60 con "Irma la Dolce" - Irma la Douce, un film del registra Billy Wilder con protagonisti Jack Lemmon e Shirley Maclain. Un film che è girato a Hollywood ma la cui scenografia riproduce il quartiere di Les Halles di Parigi, dove sorgeva il vecchio mercato coperto, costruito verso il 1870.  Tutto è stato demolito invece negli anni '70 del secolo scorso, per fare posto alla metropolitana ed alle avvenersitiche archittetture di vetro che si possono vedere oggi. Solo una piccola parte di quell'edificio è rimasta. Così le fotografie realizzate per produrre la scenografia sono diventati documenti molto importanti che testimoniano come era un tempo quel quartiere. Una volta scoperata dunque l'attrice Shirley Maclain sono andato a vedere quali sono stati gli altri film che ha girato, ed ho scoperto che il suo esordio davanti alla macchina da presa è stato nel film di Alfred Hitchcock "La congiura degli innocenti" del 1955. E' un film molto teatrale, perchè si basa molto sul dialogo tra le persone e c'è poca azione, anche gli ambienti cambiano pochissimo.
Non si può parlare di anni '60 senza parlare di Andy Warhol che condizionò l'arte di quel periodo, e non si può parlare di Andy Warhol senza fare riferimento alla stella di Edie Sedgwick e così mi sono visto anche il film non degli anni '60 ma più recente, che si intitola "Factory girl" e che ripercorre la vita della Siedgwick tra Andy Warloh e Bob Dylan. Il prossimo film che voglio vedere è Fantomas 70, un poliziesco che ha avuto anche altri due film come seguito. Ma questa è un'altra storia come direbbe Moustache del film Irma la Dolce.

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