Non sempre i posti sono accessibili ed a volte anche quando sei entrato non sempre riesci a scattare le foto con tranquillità. Passi giornate sul web a cercare posti, percorri chilometri di strada per raggiungere la tua meta prefissata. Poi magari non riesci a visitare e a fotografare quel posto. L'urbex è anche questo. E stavolta è andata più o meno così. Individuata la casa da vedere, trovato l'ingresso, affrontati i rovi e le sterpaglie, indossati abiti adeguati (nonostante il caldo di questi giorni), una volta arrivato davanti alla villa, riescoa fare solo uno o due scatti, poi sento un fragoroso ed insistente sbattere di porte provenire dall'interno.... mi fermo, guardo la mia compagna e realizziamo subito che i fantasmi non sono poi così rumorosi ed anche il vento oggi non ha la forza di un uragano....
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venerdì 9 giugno 2017
giovedì 8 giugno 2017
Girotondo della fornace
Sul sito del Comune c'è scritto: "La fornace di laterizi detta La Fornace, situata a est del paese, ai confini col territorio di Solesino, fu fondata da Andolfo Gaspare poco dopo la metà dell'Ottocento, passò poi alla famiglia Gagliardo. Fu una delle più importanti fabbriche della Bassa: occupava 62 operai ed era dotata di forno Hoffmann.
Rappresenta, con la svettante ciminiera alta decine di metri, un esemplare di architettura industriale da salvare e recuperare quale simbolo della produttività della gente della Bassa Padovana".
Il forno Hoffmann ormai lo riconosco subito avendolo già visto a Villanova Marchesana, a Salvaterra. Con le sue pietre inclinate e le aperture con la parte superiore ad arco. Quello che mi impressiona di questa fornace è soprattutto la canna fumaria, la ciminiera perché è molto massiccia. Attorno a quello che resta di questa struttura c'è un girotondo di nuove abitazioni bellissime, con finiture moderne, con specchi fotovoltaici che contrastano fortemente con le sue mura decadenti sommerse dall'erba e ti danno l'idea del tempo passato. Non so fino a quando abbia funzionato. Rimane questa testimonianza come dice il sito del comune della laboriosità perduta, dello stile di vita di chi c'era prima. Resta lì come fosse un monumento strano.
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