mercoledì 18 aprile 2018

La grande villa dalle tante vite


Capitiamo qui e a fare strada è il mio compagno di avventura Fabio. Io dietro con la macchina. Appena ci arriviamo davanti però la riconosco subito e mi ricordo di averla aggiunta io alla nostra mappa condivisa dei luoghi abbandonati. Tante bandierine e simboletti che diventano sempre più fitti mano a mano che passa il tempo e scopriamo nuove probabili mete. 

E' uno dei posti che  "urbexamente" parlando mi è piaciuto di più ... perchè decadente al punto giusto, con i muri scrostati al punto giusto, e polvere e muffe in abbondanza, ma ancora solido e con una architettura in stile neoclassico ottocentesco molto affascinante. All'inizio era una villa privata poi venne ceduta per l'utilizzo estivo da parte dei chierici del seminario della vicina cittadina lombarda. Durante la prima guerra mondiale quando il Seminario venne adibito ad ospedale militare, gli insegnamenti per i seminaristi si trasferirono proprio in questo luogo. Gli abitanti più anziani di questo luogo sostengono che qui si sia nascosto anche Mussolini, che fece secondo loro, di questo palazzo la sua residenza segreta. 
Negli anni '50 divenne un centro di formazione per i missionari. Dalla fine degli anni '70  fino ai primi anni novanta diventò una scuola per la formazione di esperti di industria della panificazione. Ed infatti nella vecchia classe scolastica, sul tavolo troviamo ancora alcuni compiti svolti dagli studenti di allora, datati 1992. 






Proprio mentre ero impegnato a fotografare questa aula, ho sentito delle persone parlare all'esterno così, preso da una buona dose di ansia,  mi sono fiondato fuori dalla struttura per vedere chi fossero quelle persone che stavano parlando con l'intento di spiegare loro che eravamo lì solo per fare delle foto... in realtà erano altri due urbex arrivati lì anche loro per fare delle foto ... 










A breve un simpatico video che ho girato all'interno ...

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