domenica 29 aprile 2018

Il porto vecchio: passeggiata nella storia di Trieste


Trieste città di mare, di vento,  dei poeti, della ferriera e della sopraelevata, di navi, di camion e del porto vecchio... ed è qui che ci addentriamo e un po' ci perdiamo. Dentro a questo patrimonio architettonico dove vecchi magazzini ed hangar non sono più utilizzati, perché tutto il traffico di merci di quello che è ancora oggi il primo porto d'Italia, si è spostato in una nuova area della città. Così sono rimaste queste strutture dallo stile che ricorda e ti trasporta quasi, nelle vecchie città industriali dell'Inghilterra.
Il porto vecchio venne reso porto franco nel 1719 da Carlo VI d'Asburgo e poi ampliato da Maria Teresa d'Austria. Nel 1857 venne costruita la ferrovia Trieste - Vienna e nel 1863 il governo di Vienna decise di bandiere un concorso per la realizzazione di un nuovo porto.

Quest'area di oltre 600 mila metri quadri nel 2016 è stata "sdemanializzata"ed ora ci sono tanti progetti di recupero.





Alcuni edifici intanto sono già stati recuperati come ad esempio il Magazzino 26, il più grande del porto vecchio con i suoi 30 mila metri quadri, sono stati già recuperati. Il Magazzino 26 racchiude in sé tutto il fascino della location post-industriale: mattoni a vista, pavimenti in legno o cemento, travi in ferro, putrelle e colonne in ghisa con capitelli corinzi. Il progetto di restauro lo ha reso una location adatta per convention, serate di gala, sfilate di moda, concerti, produzioni televisive, eventi fieristici, spot pubblicitari, mostre d’arte.



E' stata recuperata anche la Centrale Idrodinamica. Questo edificio speciale si distingue stilisticamente dalle altre costruzioni perché costruito su disegno dell’architetto Giorgio Zaninovich. Realizzata nel 1890, la centrale Idrodinamica è l’edificio di maggior valore tecnologico del porto vecchio perché conserva ancor oggi le sue prestigiose macchine Breitfeld & Danek- Karolinenthal di Praga costruite nel 1891 per la produzione di energia che serviva per fare funzionare tutti i mezzi meccanici del porto. Per il necessario ampliamento della già esistente sottostazione nel complesso della Centrale Idrodinamica, nel 1913 fu costruita accanto alla Centrale, e ad essa collegata, la sottostazione elettrica di riconversione. E' stato recuperato anche il Capannone 1 che è diventato un terminal passeggeri.


Girando all''interno dell'area ci sono ancora i binari sui quali viaggiavano i treni caricati con la merce entrata nel porto con le navi. 












Il magazzino n° 18 è stato reso celebre da uno spettacolo di Simone Cristicchi ed al suo interno conserva da 70 anni oggetti, vestiti e masserizie degli esuli dell'Istria e Dalmazia. In occasione della Giornata del ricordo vengono organizzate visite guidate. Ovviamente non siamo entrati ma ci sarebbe piaciuto farlo. 







Qui sotto la casa dell'Amministrazione del Porto Vecchio: 







Qui l'interno di alcuni cappannoni crollati nella parte finale del porto vecchio, verso la zona del quartiere Barcola, dove abbiamo trovato un vecchio vagone passeggeri. 






Prossimamente un altro servizio su un luogo storico di Trieste. Senza ovviamente nessuna pretesa di "rubare il lavoro" agli amici del bellissimo blog: Triesteabbandonata 


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