giovedì 15 gennaio 2015

Sei proprio il mio typo! Un libro sulle font



Torno a parlare di font, avevo già fatto un post a riguardo un po' di tempo fa. Infatti in questi giorni ho letto il libro "Sei proprio il mio typo" di Simon Garfield, un libro divertente che ci porta alla scoperta delle font, i caratteri che utilizziamo per scrivere.
Il libro, edito da "Ponte alle grazie" parte con una serie di domande, chiedendosi perchè le font sono così numerose? Quando sono nate? Perchè una font è più utilizzata rispetto ad un'altra? Chi le ha inventate? E così via.... E' un libro pieno di illustrazioni ed ovviamente di ...font in modo da avvicinare anche chi è a digiuno di grafica a questo argomento.
Il libro all'inizio porta l'esempio del "Comic Sans" un carattere simpatico, adatto alle vignette ai biglietti di invito ad una festa di compleanno ma che però è stato spesso utilizzato a sproposito, per esempio sulla portiera di un'ambulanza o addirittura su una lapide di un cimitero.
Il carattere è stato ideato nel 1994 da Vincente Connare ed è stato inserito in Windows 95, per questo tutti lo conosciamo.
Garfield descrive in modo semplice e chiaro sia le font sia i suoi inventori come per esempio Eric Gill, il padre del carattere Gill Sans, da lui disegnato nel 1928.


Al mondo esistono dei veri e propri "malati" di font. Un esperto in questo settore è Metthew Carter, l'inventore del Verdana e del Georgia che come descritto nel libro, ogni volta che va al cinema si accorge di qualche incongruenza storica temporale nei film che guarda, un esempio è il film Ed Wood, dedicato al famoso regista,  che è ambientato negli anni '50 del '900 ma che utilizza delle font create solo negli anni '80.
Ancora oggi utilizziamo font antichissime come il Baskerville disegnato nel 1757 da John Baskerville. Una delle font che ci circondano nella vita di tutti i giorni è sicuramente l'Helvetica, inventato nel 1957 è stato scelto per i loro brand da tantissime industrie in tutto il mondo, come la Bmw, la Panasonic, ma anche dall'American Airlines. A questa font è stato dedicato anche un documentario, che io ho avuto anche modo di vedere.



Il libro ci fa scoprire anche che l'Arial è un clone dell'Helvetica, scelto dalla Microsoft per non pagare i diritti d'autore. Si sofferma poi sul Gotham nato nel 2000 noto per essere stato scelto da Obama per la sua campagna elettorale. Un'altra cosa che ho scoperto leggendo questo libro è il perchè di una frase utilizzata quasi sempre nella presentazione delle font, fateci caso, è la seguente: "The quick brown fox, jumps over the lazy dog", che tradotto significa più o meno "La veloce volpe marron scavalca il lento cane". E' semplicemente un pangramma, una frase che comprende tutte le lettere dell'alfabeto. E' una alternativa a scrivere di seguito tutte le lettere dell'alfabeto.
Bene insomma dopo aver letto questo libro non mi limito più a leggere una frase ma mi viene istintivo capire quale font che è stata utilizzata.

Qui sotto la presentazione della font Junge: 


Qui sotto altre due foto del libro: 




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