giovedì 8 agosto 2013

Nelle dimore rurali abbandonate - stage 1

A metà luglio ho avuto modo di scattare dentro una stalla abbandonata, in complesso rurale dismesso. Diciamo che ho rischiato grosso, perchè ad un certo punto mi si è rotto un pezzo di pavimento e fortunatamente sono riuscito a non finire nelle vasche sottostanti, ancora piene di un'acqua putrida... sono rimasto incastrato andando a mollo solo con le scarpe. Questo mi è costato una frattura alla spalla, ma tuttavia sono riuscito a salvare l'attrezzatura. Da questa esperienza ho imparato due cose: che la macchina è meglio averla sempre al collo, beh se fossi finito in acqua non sarebbe servito ma in questo caso è stato utile. Poi ho capito che nei luoghi abbandonati anche ciò che può sembrare sicuro, invece può non esserlo. Queste alcune foto che ho realizzato:  






 Qui sopra l'ultima foto che ho fatto prima che mi si rompesse il pavimento...
Poi ho continuato a farne altre ...



Qui sopra io e la mia amica che mi ha fatto da modella. 
In questa occasione ho anche realizzato un video: 



La Casa Colonica (tratto da Wikipedia)
Una casa colonica è una dimora rurale in cui la famiglia che vi abita e vi lavora non è proprietaria, né della stessa, né dello stesso fondo, ma è vincolata da un contratto di mezzadria con il proprietario. Questa situazione implica non l'esazione di un affitto concordato a priori, ma della consegna del 50% (o di una frazione diversamente concordata) di tutto il raccolto. Per contro il proprietario si impegna a partecipare nella medesima misura a pagare le spese relative a prodotti per la lavorazione del fondo e alle spese di manutenzione ordinaria della casa e a eventuali spese assicurative. Se da un lato questo contratto si adatta meglio ad eventuali annate di crisi, dall'altra impone al mezzadro di produrre almeno il doppio di quanto è necessario per la propria sussistenza anche negli anni in cui il raccolto è scadente. Il colono ha altresì l'obbligo di tenere un registro (prima nota) nel quale annota tutte le spese e tutti i ricavi, scrittura che dovrà poi essere presa in visione e approvata dal proprietario. Il controllo sui coloni talvolta non veniva esercitato personalmente dal proprietario, ma da una sua persona fidata chiamata comunemente castaldo. Tipico di molte case coloniche era il colore rosso della tinteggiatura esterna, talvolta con un riquadro bianco nel quale venivano indicati il nome del proprietario e il numero della colonia.

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