mercoledì 23 marzo 2022

Villa La Romantica. Abbandonata al suo triste destino.


"Cosa siete venuti a cercare?" Sembra che ci dica questa villa. Ripulita, sventrata, messa a nudo,  spogliata (sfogliata) della natura che in questi anni l'aveva circondata, abbracciata, avvolta e imprigionata. Adesso respira ci sembra più libera, con la luce che entra da tutte le parti. 

Sono venuto fin qui per vedere, per esplorare e per fare anche un esercizio fotografico. Bisognerebbe curare le inquadrature. Fare delle foto come quelle che ho visto in rete di questo luogo affascinante, riconquistato dalla natura che si è inerpicata sui muri avvolgendola, fagocitandola appunto. 

Invece appena arrivato  mi rendo conto che è stata completamente recintata, e mi rassegno che dovrò scattare solo qualche foto dall'esterno e magari qualche ripresa con il drone. Pazienza. Non riuscirò a fare delle foto come quelle che ho visto in rete. Quelle con gli alberi cresciuti all'interno e con i rami che si arrampicano sui muri. 

Ma poi quando sono lì da un po', mentre con un occhio guardo il drone fare acrobazie nell'aria e tra i muri, mi accorgo che qualcuno ha già provveduto a tagliare la recinzione. Recisa la recinzione. Allora sembra che questa villa mi dica "Cosa aspettate ad entrare?" 

E così entro e cerco di scattare delle foto buone perchè forse saranno le ultime di questo luogo e la luce a quest'ora è così "bleah" e i contrasti sono forti .... è che abbiamo fretta e forse queste saranno le ultime foto di questo luogo. 

"Perchè è così adesso questa villa?" Qualcuno mi ha già chiesto. Perchè qui, al suo posto dovranno costruirci delle villette a schiera e pazienza, la storia, l'architettura ecc...  



La storia appunto, che inizia per questa villa nel XVI secolo per volontà della famiglia dei Berò, su un terreno agricolo di loro proprietà. Passò poi alla famiglia Savini, nel 1700 che si dedicavano alla coltivazione e al commercio della canapa. Dopo un passaggio alla famiglia del Generale Giuseppe Grabinski nel 1830 circa venne acquistata da Luigi Cocchi, anch'egli imprenditore agricolo. Questo viene ricordato come il periodo di massimo splendore della villa, che venne impreziosita da una ghiacciaia, una palazzina per l' essicazione della seta, un laghetto, dall'illuminazione elettrica e addirittura dotata di telefono. Ad attribuirle il nome "La Romantica", fu però la successiva proprietaria che l'acquisto nel 1928, vale a dire Bianca Zucchelli, che proveniva da una famiglia di cantanti lirici ed anche lei abbe modo di esibirsi in famosi teatri italiani. 

Fu la sua passione per l'arte che probabilmente la spinse a donarla alla Casa degli artisti ed operatori dello spettacolo di Bologna, nel 1943. 

Durante la seconda guerra mondiale fu colpita dai bombardamenti che ne impedirono di fatto l'utilizzo da parte dei beneficiari della donazione. Sarà poi acquisita dalla Fondazione Zucchelli, costituita con i lasciti di Santina e Bianca Zucchelli, per favorire lo studio da parte dei giovani che frequentavano il conservatorio "Martini". 






Riesco a fotografare qualche particolare, come l'altorilievo del bimbo qui sotto. All'esterno abbiamo visto anche la ghiacciaia sopra la quale è stata realizzata una collinetta. 











Così è ora di andare... e un po' vorrei restare lì. Anche perchè non ho fotografato la facciata con il cancello.  Ma poi mi allontano che poi magari qualche foto buona l'avrò fatta e che magari saranno le ultime di questo posto. 

Attrezzatura: Drone Dji Mavic Mini - Canon Eos 6D - Canon 24-105mm f/4  - Tokina 11-16mm f/2.8 

(Fonte delle notizie storiche: http://storiedipianura.it)  


Qui sotto il video che ho realizzato sempre con il drone e la reflex 

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