domenica 23 agosto 2015

La fotografia non è una cosa ma tante cose ...

Considerazioni della domenica mattina. Ci penso ogni tanto alla strada in cui mi sono imbarcato. Ovvero quella della fotografia fatta per hobby e con qualche velleità in più seminascosta.
Nel senso che penso sempre possa diventare un domani un lavoro, e così mentre i miei colleghi più vecchi iniziano ad intravvedere la data della pensione, io mi accorgo che sì ci sono ancora molto lontano ma il tempo passa inesorabilmente e le scelte andrebbero fatte al momento opportuno. Però non sempre si ha la possibilità di farle. Ma comunque l'idea ti resta in testa e ti dà lo stimolo di continuare a pensare ad un obiettivo diverso.
A parte questo, rifletto sul mondo della fotografia, io che ho iniziato un po' per necessità, perchè mi mandavano a fare gli articoli per il giornale con cui collaboro che è piccolo e quindi tante volte o mandavano solo il giornalista che mandava in redazione o consegnava a mano (magari scritto a mano o a macchina) il suo articolo oppure potevano contare su qualche collaboratore più giovane che si cimentava a maneggiare le prime digitali. Ovviamente ti impostavano la macchina in Program e tu avevi il compito oltre che scrivere anche di portare a casa una foto di un tavolo dei relatori e del pubblico presente. Fatte queste due foto eri a posto potevi tornare al tuo posto e continuare a prendere appunti. Una volta arrivato in redazione scaricavi le foto sul Mac del direttore e andavi a comporre l'articolo. Punto. Poi però mi sono appassionato di fotografia e ho comprato una macchina compatta tutta mia! Una Canon Power Shot A40 che per quel tempo era una bomba! Solo dopo ho scoperto i fotoclub, le regole della fotografia, le impostazioni manuali ecc. Stamattina capito in un gruppo su FB dove ho un confronto su una fotografia che per me è bella e per qualcun altro è di dubbio gusto, poi c'è sempre quella che dice che fa l'offesa e si ritira dal gruppo perchè "qui di fotografia ci capiscono in pochi!!". E io mi chiedo se di fotografia ci capisco o forse non ci capisco proprio niente.... E che forse non ne capirò mai nulla sì ma continuerò a scattare perchè è quello che mi piace fare. Penso però che questo mondo, come tanti altri, sia pieno di gente convinta di essere il detentore assoluto dell'arte della fotografia e appena gli si fa una critica non l'accetta e preferisce dare agli altri degli incompetenti.

Poi in fondo ripenso al servizio che ho fatto proprio ieri ad un battesimo (succede che qualche volta succede mi chiamino per fotografare una carimonia).  E quello che mi interessava era cogliere nel migliore dei modi ogni singolo momento.  Perchè queste persone hanno avuto fiducia in me per avere un ricordo di quel giorno. E ciò che mi interessava era dare loro delle foto che avessero rivisto volentieri ogni volta che fossero andati a sfogliare l'album di famiglia. Perchè lì c'era l'incontro delle loro storie, c'era la nonna ottantenne che ha la gioia di tenere in braccio la nipote.
C'era lo zio che abita lontano e che è venuto a posta per passare questo momento con i suoi famigliari.... Insomma penso che le regole della fotografia è bene saperle per cercare di fare una buona foto con la giusta luce, la giusta inquadratura ecc... ma tante volte le regole non hai il tempo di applicarle, di costruire la foto, perché quello che importa è cogliere l'attimo, il momento.
Nella fotografia di paesaggio per esempio, hai il tempo di mettere a posto la macchina, di aspettare il momento giusto della giornata, il momento con quel tipo di luce piuttosto che un'altra... (Mi ricordo di avere letto che Steve McCurry fotografava solo alla mattina presto o alla sera perchè le luci avevano delle tonalità migliori). Se fotografi una modella puoi rifare la foto diverse volte finchè non ne ricaverei il risultato che ti soddisfa. Ma quando fotografi una cerimonia, ogni momento è unico e irripetibile, ogni espressione è spontanea o riesci a coglierla "hic et nunc" o non ce l'avrai mai più.

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