lunedì 5 maggio 2014

Reggio Emilia capitale delle foto

Si è svolta questo fine settimana a Reggio Emilia la manifestazione Fotografia Europea, giunta alla sua nona edizione. Il tema guida di questa edizione è stato “Vedere. Uno sguardo infinito”. Un invito alla capacità di vedere oltre della fotografia. Un maestro di questo è stato indubbiamente Luigi Ghirri, originario proprio di Reggio Emilia e a cui l'evento di quest'anno rende ampiamente omaggio con una mostra ai Chiostri di San Pietro dal titolo “Pensare per immagini. Icone paesaggi architetture”. La fotografia di Luigi Ghirri è stata un grande laboratorio fatto di dedizione e di stupore, finezza e semplicità, sguardo critico e partecipazione al proprio tempo. In questo modo ha saputo condurre la fotografia ad una nuova nascita. In mostra ci sono trecento scatti e poi, menabò, libri (in particolare quelli editi dalla casa editrice da lui fondata, la “Punto e Virgola”), copertine di dischi che lui ha curato, cartoline, riviste. La mostra sarà a disposizione del pubblico fino al 27 luglio. Sempre ai Chiostri di San Pietro si possono ammirare le opere di Sarah Moon dal titolo “Alchimies” e poi le foto del lavoro e il lavoratori dopo la guerra, dalla collezione della fondazione Mast di Bologna, di Erich Lessing. Ed ancora Simone Bergantini con l'esposizione “Addiction” e poi Speciale diciottoventicinque con “Vedere le cose perdute”. A Palazzo Magnani sono state esposte 150 opere della collazione Fotografis di Bank Austria. Ma tutta la città di Reggio si trasforma in una grande mostra perché in quasi tutti gli esercizi commerciali accolgono esposizioni fotografiche di artisti più o meno noti. A segnalarlo un riquadro stilizzato di colore fucsia, che è poi il logo della manifestazione. Il programma delle due giornate della manifestazione è stato ricchissimo di eventi, sono stati organizzati incontri, conferenze, dibattiti sul mondo della fotografia. I bar ed i ristoranti hanno proposto appositi menù ai visitatori. A Reggio Emilia si cerca di promuovere la cultura della fotografia più che il mercato e la mera innovazione tecnologica.












"....Ghirri era un uomo molto distratto, come se fosse sempre assorto nelle sue fantasie. Per anni ha viaggiato su Volkswagen scassate, di seconda mano, che morivano regolarmente per strada.... a volte piantandolo su un'autostrada straniera, senza un soldo in tasca...." (da Luigi Ghirri, Lezioni di Fotografia, ed. Quodlibet Compagnia Extra, 2010) 

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