domenica 29 dicembre 2013

Come back to Consonno



A Consonno è sempre festa! Chi viene a Consonno vive di più! Questo si leggeva sui cartelli ancora posti all'ingresso del paese. Io ci sono andato ieri per la seconda volta e non li ho fotografati. Anche questo è un record. Perché mentre i miei due compagni di esplorazione stavano sulla strada che arriva da sotto, io stavo sotto i portici a farmi degli autoscatti, preso da una smania mista di protagonismo, opportunismo e fantasia. Perché se c'è un posto a cui sono più affezionato di quel posto è quel portico che rischia di crollarmi addosso.
Adesso Consonno è la festa degli esploratori urbani. Il posto abbandonato per eccellenza che non può mancare nel portfolio del "buon esploratore". L'emblema dell'abbandono. Un po' come la figurina di Platinì nell'album dei calciatori Panini. Un luogo culto. Il sogno proibito per tanti ragazzi. Nel sogno del conte Bagno le cose però dovevano andare diversamente. Doveva essere la Las Vegas della Brianza e invece è diventata la Silent Hill della Brianza. Doveva essere il paese dei balocchi che diventava realtà e invece i blocchi di ghiaia e di terra hanno fatto l'effetto di una sveglia alla mattina presto che ti riporta ad un'altra realtà ben più amara. 
I bastoni tra le ruote al Conte Bagno, prima glieli hanno messi gli abitanti che lui aveva costretto ad andare via (una sessantina quelli presenti ma nessuno era proprietario delle case dove abitava, perchè tutto era in mano ad una immobiliare di cui il Mario ha acquistato le quote) e poi la natura, quasi fosse anche lei infastidita dall'opera megalomane dell'imprenditore gli dà il colpo di grazia e spezza in due sia il sogno che la realtà e tutto si ferma di colpo. Poi Consonno ha provato a risorgere negli anni '80 quando l'hotel Plaza si è trasformato in una casa di riposo per anziani.  
A dirla tutta,  una specie di festa c'è stata, quella degli imbecilli che nel 2007 appena la casa di risposo se ne andò via, decisero di organizzare un rave party e distrussero tutto ciò che vi restava.
E questo adesso è quello che rimane della "Consonno da bere": un paese fuori dal mondo, diventato ormai solo una meta di writers che hanno fatto parlare le pareti con il colore ed un certo sarcasmo e poi fotografi, giornalisti, curiosi... è diventato di tanto in tanto un set per video musicali dai contenuti post-atomici e post-apocalittici,  è diventato un set per foto di ritratto tipo quelle che ho fatto io l'anno scorso e roba così.

Nel giorno in cui ci arriviamo noi, ci arriviamo da dietro, dalla mulattiera che porta su da Villa Vergano. Ogni tanto inizia a piovere, poi smette. Poi riprende. C'è freddo ma non freddissimo, arrivano di tanto in tanto altri visitatori. Si fotografa, ci si guarda in torno con un certo sconcerto. Poi si va via. Gli alberi spogli permettono di vedere il bellissimo panorama, si è pur sempre a 700 metri di altezza, nella Brianza che continua ad essere Brianza e non a Las Vegas che continua a restare a Las Vegas.






























Ed ecco il video, girato e montato velocemente, senza pretese, tanto per rendere l'idea. 


Per ulteriori approfondimenti: 
potete visistare il sito ufficiale del Paese abbandonato: www.consonno.it
Qui invece potete vedere un documentario realizzato dalla Tv Svizzera TSI nel 2004, si vede ancora la casa di risposo in ottime condizioni. 
Infine segnalo il reportage del sito Spazi a Rendere che trovate a questo link

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