lunedì 31 dicembre 2012

Treni al tramonto

Ieri ho trovato questo treno abbandonato, che un mio amico mi aveva segnalato. Ho pubblicato l'album su Facebook e poi ho cercato alcune informazioni in marito al modello del treno, su Wikipedia e le ho aggiunte all'album. Inoltre ho scritto questa descrizione dell'album:  

"Non trasportano più persone ... il macchinista ha fatto l'ultima manovra, il controllore non passa più ... non si sentono più i discorsi degli studenti, nè si gioca più a briscola, non c'è più il ritardatario che passa tra i sedili alla ricerca del posto libero ... non sale più il pendolare stanco con la voglia di tornare a casa alla sera ... restano lì immobili con i loro meccanismi rotti, diventano ricovero per gli sfortunati, i vandali passano e fanno il loro "dovere", fotografi vagabondi passano per cercare di immortalare la loro anima ..."

 Le automotrici ALn 668 sono un gruppo di veicoli ferroviari leggeri costruiti tra il 1956 e il 1983 per le Ferrovie dello Stato e per diverse ferrovie in concessione italiane. Tipi derivati da esse sono stati costruiti per aziende ferroviarie di altre nazioni. La maggior parte delle ALn 668 presta ancora servizio.







Le automotrici ALn 668 furono prodotte direttamente dalla FIAT o costruite su disegni FIAT per conto della stessa, con l'unica eccezione delle quaranta unità della serie 2400, realizzate integralmente dalla Breda di Milano




A partire dalla sottoserie FIAT 1471-1480, costruita nel 1963, fu rielaborato lo schema del prototipo ALn 668.1403 adottando una coloritura con il telaio, la fascia dei finestrini, le porte viaggiatori e le saracinesche in grigio azzurro; la fascia inferiore in beige pergamena; una fascia longitudinale rosso segnali che separava i due colori principali e si allargava sul frontale; il tetto bianco


La ALn 668 è considerata l'automotrice standard delle FS  ed è del tutto analoga alla ALn 663 che, pur mantenendo la stessa meccanica, ha ricevuto una classificazione diversa esclusivamente per il nuovo arredamento interno che riduce da sessantotto a sessantatré il numero dei posti a sedere






 

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