domenica 30 settembre 2012

Quel posto dimenticato ai margni della città

Proseguo il mio viaggio alla scoperta di luoghi abbandonati. Questa volta vicino a casa, all'ex psichiatrico di Granzette. Erano anni che covavo il desiderio di entrarci. Finalmente grazie al mio compagno di avventure Denis, sono riuscito a trovare l'ingresso più nascosto. Dopo avere letto testimonianze varie in internet su incontri spiacevoli con un tale che impedirebbe agli estranei di entrare nell'ex manicomio, ho evitato di accedervi per via Stazione Sperimentale... trovando un ingresso meno visibile.
Detto questo riporto un po' di storia dell'ex ospedale 

"Il progetto del manicomio di Rovigo nasce nel 1906, quando il Consiglio Provinciale decide di aprire, con un preventivo da un milione di lire, un Ospedale Psichiatrico a Rovigo, per riunirvi i matti polesani sparsi in 41 Ospedali di tutta Italia. La spesa relativa alla retta di questi ricoverati rappresentava, nel 1903, circa il 10% dell’intero bilancio provinciale.
La superficie totale dell’area prescelta, fra fabbricati (fra cui 9 padiglioni) viali, cortili, giardini e colonie agricole, equivale a 20 ettari, duecentomila metri quadrati. Dopo varie vicissitudini e sospensioni, e l’utilizzo dell’area durante la I guerra mondiale da parte dell’Amministrazione Militare, l’a-pertura ufficiale del manicomio avviene il 20 marzo 1930. Costruito per 400 persone il manicomio sarà utilizzato per una media di settecento.
Dal 1930 fino al 1980, allorché non furono più accolti nuovi malati, per le nuove disposizioni di legge, l’Ospedale Psichiatrico di Rovigo assolse la funzione di “ricovero e di cura” dei malati psichici per tutta la Provincia di Rovigo “accogliendo” migliaia di pazienti, nel compito specifico di “istitu-zione totale”, cui era deputato in base alla legge psichiatrica allora in vigore. Funzione di “ricovero e cura” praticati con metodi considerati coercitivi e violenti come l’elettrochoc e l’insulinoterapia. Il “residuo psichiatrico”, dal 1980, viene definitivamente chiuso nel dicembre 1997. Da allora, l’area giace dismessa a parte la proposta di recupero per il progetto dell’International Cancer Center, formalizzato il 3 dicembre 2002, ma successivamente abbandonato perché la Regione Veneto scelse per tale scopo la più influente provincia di Padova. Attualmente la vasta struttura è in totale abbandono a parte tre padiglioni abbastanza conservati che sono usati dall’Asl 18 come depositi ed archivi.(da redazionebiancoenero@wordpress.com)























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